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Zaino di un freelancer: 6 cose fondamentali che non possono mancare

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Photo by Andrew Neel on Unsplash

Cosa non deve mai mancare nello zaino di un freelancer

I freelancer sono dei professionisti che hanno scelto uno stile lavorativo differente da quello tradizionale. I freelancer hanno scelto la libertà di poter gestire i propri orari e di poter scegliere dove e come lavorare.

Non avendo una scrivania fissa in ufficio, può capitare che un freelancer debba prendere il suo zaino per andare a un colloquio con un cliente, oppure di sentirsi particolarmente solo in quella specifica giornata e decida di andare a lavorare in un co-working. Oppure molti amano viaggiare, perciò prendono tutto il necessario per lavorare e lo portano in giro per il mondo insieme alle loro avventure.

 

Cosa mettere nello zaino di un freelancer

In ogni caso, essere equipaggiati in modo ottimale, consente di lavorare serenamente e comodamente ovunque vogliamo. Quindi capire e scegliere cosa portare nello zaino di un freelancer è molto importante. Per questo ho fatto un elenco di materiali e di prodotti piuttosto economici, ma di qualità, e tutto ciò che, secondo me, che bisognerebbe portare nello zaino di un freelancer che lavora al pc.

    1. Supporto per pc portatili
    2. Tastiera
    3. Custodia per pc portatile
    4. Organizer per cavi
    5. Secondo monitor
    6. Zaino porta pc

 

1. Supporto per pc portatili

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Scopri qui 👉 Supporto per pc portatili

Tra le prime cose che consiglio di mettere nello zaino di un freelancer è questo supporto. Ci ho messo un po’ a capire cosa andasse bene per me e di cosa avessi bisogno e dopo che l’ho trovato ho pensato che possa essere di aiuto e di ispirazione per qualcun altro. Soffro tantissimo di male alle cervicali. Non riuscivo a capire cosa scatenasse esattamente questo mio malessere e alla fine, dopo aver provato a cambiare sedia, a fare esercizi specifici, e a spendere un sacco di soldi dall’osteopatia, ho finalmente capito che era una cosa semplicissima: l’altezza del mio pc.

Come molti altri, ho un computer portatile, quindi l’altezza del monitor è bassa rispetto all’altezza degli occhi. Questo mi portava ad avere una postura scorretta, lavorando con la schiena curva e le spalle chiuse. Il risultato era un torcicollo costante, che mi portava anche dei fortissimi mal di testa.

Dopo varie ricerche, ho acquistato un comodissimo ed economico rialzo per laptop. È un supporto per pc portatili, regolabile in base alle esigenze. È realizzato in lega di alluminio ed è davvero resistente e funziona alla perfezione. È dotato anche di quattro cuscinetti antiscivolo posizionati sulla base di appoggio. Questo prodotto è proposto in diversi colori, ma non vi aspettate il rosa fluo o il verde acido. Sono colori standard: colore argento, grigio antracite e nero.

Avendo acquistato un supporto di questo tipo la mia testa rimane sempre dritta e ho assolutamente risolto il problema del torcicollo.

Tuttavia, ho dovuto acquistare una tastiera, poiché quella del portatile rimane parecchio in alto.

2. Tastiera

Andando avanti, nello zaino di un freelancer metterei anche una tastiera leggera e sottile.

Sono una graphic e web designer e utilizzo un Mac Book, perciò i prossimi due prodotti che consiglio sono per chi utilizza un Mac.

Avendo la tastiera così in alto ho scritto la letterina a Babbo Natale, che mi ha portato una tastiera Apple! Tuttavia, sapendo il costo piuttosto sostenuto della tastiera Apple, ne ho trovata un’altra, che so per certo che è davvero ottima per i prodotti Apple, nonostante sia più economica:

Scopri qui 👉 Tastiera Bluetooth per Mac

L’ho usata per 3 anni nell’ufficio dove lavoravo e funziona molto bene. Ha anche il tastierino numerico lateralmente e l’ho sempre trovata molto comoda.

Se si vuole optare, invece, per una soluzione più compatta consiglio la seguente, che è della stessa marca:

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Scopri qui 👉 Tastiera compatta Bluetooth per Mac

Ovviamente bisogna procurarsi anche un mouse, ma per questo ognuno ha le proprie necessità ed è giusto che ognuno scelga quello più comodo in base alla propria mano.

3. Custodia per portatile

Ora riesco a lavorare davvero comodamente. Sicuramente ti starai chiedendo: per avere un rialzo, una tastiera e un mouse non sarebbe stato meglio comprare un computer fisso? La mia risposta è no! A me piace viaggiare e spostarmi appena posso. Avere un computer portatile per me è davvero una comodità, perché mi permette di lavorare ovunque io voglia. Per non parlare della difficoltà che avrei nel portare il computer fisso fino all’appuntamento con il cliente per fargli vedere le proposte creative!

Per me la soluzione ottimale è avere un pc portatile, quindi mi sono attrezzata in modo da poter portare sempre tutto l’occorrente con me.

Perciò, per proteggere il mio pc, in un classico zaino di un freelancer non dovrebbe neanche mancare una custodia imbottita. Quella che utilizzo tantissimo, che è la seguente:

Scopri qui 👉 Custodia protettiva porta pc portatile

È una custodia protettiva per laptop da 15,6 pollici, disponibile anche in altre misure e diversi colori. Ha anche una tasca superiore dove io inserisco il caricatore, il mouse e tutti i cavi che mi potrebbero servire. È impermeabile e imbottita all’interno. Il vostro pc sarà al sicuro e al morbido!

4. Organizer per cavi

Se invece avete già uno zaino imbottito e non vi serve la custodia, potreste optare per questo organizer per cavi: 

Scopri qui 👉 Organizer per Cavi

È abbastanza capiente da poterci inserire il caricatore del pc, il mouse, i cavi e adattatori vari, le cuffie con il filo (sono una tradizionalista!). Ha anche una tasca posteriore dove io inserisco altri piccoli cavetti e il panno per pulire lo schermo. Bellissimo! È compatto e in un unico organizer ci sta davvero tutto. È un’ottima soluzione per avere tutto il materiale ordinato all'interno dello zaino di un freelancer.

 

5. Secondo monitor

Quando lavoravo in agenzia avevo un secondo monitor, che mi aiutava a lavorare più velocemente e a organizzare le mie schermate di lavoro. Ora che lavoro in autonomia sentivo la mancanza di questa comodità, che mi permetteva di lavorare molto più velocemente.

Perciò, dopo un’attenta ricerca, ho trovato un monitor perfetto, da poter portare in giro. Sì, un monitor portatile.

Scopri qui 👉 Monitor Portatile USB

Questo monitor è di 15,6 pollici, ha una risoluzione di 1920 x 1080, Full HD e ha una potenza di 8 W.

Si collega facilmente al pc attraverso un cavo e viene fornito con una custodia in pelle PU resistente, completamente protetta da una pellicola protettiva. La custodia funge anche da supporto per il monitor, ma se questo non bastasse (come nel mio caso, avendo il pc su un supporto rialzato, il monitor rimaneva troppo basso) è possibile utilizzare un supporto. Io vi consiglio questo:

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Scopri qui 👉 Supporto Tablet in Lega di Alluminio

Comodo, piccolo e resistente.

 

6. Zaino imbottito porta pc

Ovviamente come zaino di un freelancer non può mancare uno vero zaino da freelancer per portare il vostro preziosissimo pc!

In questo caso direi che ci possono essere due opzioni.

  1. Uno zaino classico porta pc, molto capiente
  2. Uno zaino porta pc, ma anche da viaggio

 

1. Uno zaino classico, antifurto

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Scopri qui 👉 Zaino porta pc antifurto

Questo è uno zaino unisex specifico porta pc, per computer da 15,6 pollici, antifurto perché offre la possibilità di chiudere la zip con la chiusura con la combinazione, e in più è impermeabile. Devo ammettere che ci sta tutto quello che ho elencato precedentemente ed è possibile anche aggiungere dei quaderni, penne e occhiali. Lateralemente c’è lo spazio per una bottiglia d’acqua e per un ombrello pieghevole.

 

2. Uno zaino porta pc, ma anche da viaggio

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Scopri qui 👉 Zaino porta pc da viaggio

Questo è letteralmente lo zaino di un freelancer! Lo zaino porta pc da viaggio. Questo zaino è stato una straordinaria scoperta per me. Ha una tasca molto imbottita, proprio dietro alla schiena in cui ci sta il pc da 15,6 pollici e il secondo schermo.

All’interno è possibile riporre l’organizer per cavi, il supporto e il quaderno per scrivere.

E rimane ancora un sacco di spazio! Sotto lo zaino c’è una tasca molto grande, nella quale è possibile inserire, ad esempio, delle scarpe (io ho il 38 e sono riuscita a inserire un paio di stivaletti, un paio di scarpe da ginnastica e un paio di ciabatte), oppure delle maglie o i prodotti cosmetici inseriti in un beauty case.

Dentro allo zaino rimane ancora lo spazio per inserire tutto il necessario per un weekend lungo fuori.

Questo zaino non rientrerebbe solo di qualche centimetro nelle misure richieste da EasyJet per il bagaglio a mano piccolo (quello gratuito). Quindi non assicuro che riusciate a farlo passare, anche se io l’ho portato diverse volte e non mi hanno mai detto nulla.


5 motivi per scegliere un graphic designer freelance

5 motivi per scegliere un graphic designer freelance

5 motivi per scegliere un graphic designer freelance

Quali sono i 5 motivi per scegliere un graphic designer freelance

Se hai bisogno di un professionista che svolga un lavoro per te o per la tua azienda e se sei indeciso se affidarti a un’agenzia di comunicazione o se scegliere un graphic designer freelance, questo articolo potrà chiarirti le idee, in quanto andrà ad analizzare i 5 motivi per scegliere un graphic designer freelance.

Facciamo prima una constatazione basilare, ma non scontata: il graphic designer è una figura professionale, che lavora nel settore del design e della comunicazione. Il graphic designer ha studiato e ha conseguito almeno una laurea triennale o magari ha seguito un master, specializzandosi in una nicchia di mercato o di settore. Questa figura professionale può decidere di lavorare come dipendente presso uno studio grafico o un’agenzia di comunicazione, oppure di aprire partita IVA e buttarsi nel mondo dei freelancer.

Quindi, il designer grafico che lavora in agenzia o il designer grafico freelance hanno di fatto le stesse competenze. Un graphic designer freelance può lavorare direttamente con clienti, oppure diventare il fornitore di una o più agenzie di comunicazione, per le quali lavorerà a progetto.

Definita bene la competenza, entriamo meglio del dettaglio.

Perché dovrei scegliere un graphic designer freelance?

 

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Photo by Timothy Exodus on Unsplash

 

Ecco i 5 motivi per cui dovresti scegliere un graphic designer freelance:

  1. Primo motivo molto ovvio: il costo. L’attività di un freelancer è di fatto costituita solo da se stesso, o da un collettivo. In ogni modo non ha a carico un personale a cui deve pagare lo stipendio a fine mese. Un’agenzia di comunicazione, invece, deve tenere in piedi un impianto complesso, composto da una struttura fisica (ufficio) e diversi dipendenti. Questo per il cliente può essere un vantaggio, in quanto il preventivo del freelancer non terrà conto di tutte le spese che un’agenzia ha a suo carico, risultando quindi meno oneroso.
  2. Modus operandi snello e fluido. Solitamente il contatto lavorativo avviene immediatamente con la persona che svolgerà il lavoro, senza avere passaggi interni con altre persone di riferimento. Questo per il cliente e per il designer è importantissimo, al fine di poter creare una sinergia lavorativa e per arrivare al risultato prefissato in meno tempo.
  3. Passione per ogni progetto. Il grafico freelance si immerge pienamente in ogni progetto che svolge e ogni progetto è per lui importantissimo. Ogni cliente e ogni progetto sono un mondo bellissimo in cui entrare e poter spaziare per creare progetti sempre interessanti. Per questo, per poter apprendere meglio il suo settore, lavora sempre a stretto contatto con il cliente.
  4. Ci mette la faccia. Come accennavo prima, il grafico freelance non ha intermediari, comunica direttamente con il cliente per il brief, per le questioni amministrative e per sviluppare il progetto. Per questo, per lui, è molto importante svolgere il lavoro con il massimo della qualità e della serietà, e la soddisfazione di un cliente è la cosa migliore che può arrivare alla fine del progetto (dopo al puntuale compenso economico, ovviamente!).
  5. Si mantiene sempre aggiornato. Come tutti i settori, quello della comunicazione è sempre in continua evoluzione e cambiamento. Il freelancer ha la necessità di tenersi sempre aggiornato, altrimenti la conseguenza è la perdita di lavoro! Ma la vera spinta motivazionale per tenersi aggiornati è l’amore che un graphic designer nutre per il proprio lavoro. Per lui tenersi aggiornato è un processo automatico e senza sforzo.

Dopo aver letto i 5 motivi per scegliere un graphic designer freelance, quindi è meglio un grafico freelance o un’agenzia di comunicazione? Dipende da molti fattori, ma ciò che posso dirti è che il designer freelance è allo stesso tempo una figura professionale altamente qualificata per operare nel suo lavoro.

Spero di averti tolto qualche dubbio. In caso contrario, se hai un progetto su cui hai bisogno di schiarirti le idee, scrivimi qui e sarò felice di darti una mano.

 

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Come gestire le finanze da freelancer: 2 consigli utili

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La guida pratica su come gestire le finanze da freelancer

Chi è libero professionista sa bene che saper gestire le finanze da freelancer è importantissimo, soprattutto perché le entrate mensili non sono fisse. Può capitare di incassare molto o addirittura nulla. Bisogna, quindi, organizzarsi al meglio per poter avere i soldi per vivere e per pagare le famosissime tasse. Per questo ho scritto una guida pratica molto semplice su come gestire le finanze da freelancer.

In questo caso specifico parlo per esperienza personale. Sono una designer freelance ormai da un po’ di anni e rientro nel regime dei minimi. Questo sistema fiscale mi permette di avere delle agevolazioni dal punto di vista gestionale e contributivo. Perciò riesco a calcolarmi con esattezza i soldi che dovrò versare per le tasse.

Ad ogni modo, se sei già un libero professionista o ti vorresti buttare in questo mondo, e vorresti qualche consiglio su come gestire le tue finanze da freelancer, questo articolo potrebbe aiutarti.

1. Come gestire le entrate: lordo, netto, tasse

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Per gestire al meglio tutti gli importi ho chiesto al mio commercialista di creare una tabella su un file Excel con le celle settate per il calcolo dalla cifra lorda. In questo modo, per ogni fattura che emetto, posso inserire l’importo sul file e so quanto dovrò pagare per le tasse, per l’anticipo delle tasse e per l’INPS.

In questa tabella ho inserito in autonomia anche delle nuove colonne di calcolo:

👉 1. Una che ho chiamato “TFR”. Essendo una freelancer non accumulo un TFR come un dipendente, ma ho deciso di crearmi un “salvadanaio” di emergenza, perché essere imprenditori, piccoli o grandi che sia, comporta dei rischi, che è meglio essere in grado di affrontare. Per questi soldi TFR divido per 12 il netto di ogni fattura. In questo modo a fine anno avrò accumulato un mensile che potrò mettere via per ogni evenienza.

👉 2. Una colonna per i costi del commercialista. Non mi va di arrivare alla data di pagamento e dover tirare fuori tutti i soldi istantaneamente. Preferisco mettermeli via poco alla volta. Perciò ho rateizzato i soldi da mettere via ogni mese, in modo da arrivare a fine anno e avere già i soldi da dare come compenso al mio commercialista.

👉 3. Una colonna per i costi dei programmi. Come designer freelance, e come qualunque professionista, ho dei costi al vivo da sostenere per l’utilizzo dei programmi. Anche in questo caso, per non arrivare alla scadenza e dover tirare fuori tutti i soldi, me li metto da parte mensilmente, fino a raggiungere la cifra totale. Lo stesso discorso si può applicare nel caso di un affitto per un ufficio o per una postazione di lavoro in un co-working. Tutto ciò che fa parte delle spese lavorative, dovrebbe rientrare nella tabella.

Queste colonne che ho creato vanno a sottrarsi dalla colonna “netto”, creandone una nuova che indica i soldi “puliti” che potrò passarmi sul conto corrente personale.

2. Come gestire i soldi personali e quelli lavorativi

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Per non fare confusione e per vivere serenamente le mie finanze da freelance ho deciso di avere più conti.

  • Il conto corrente lavorativo.
  • Il conto corrente del mio “TFR”.
  • Il conto corrente personale.

💻 Il conto corrente lavorativo è quello su cui ricevo i pagamenti delle fatture che emetto. In questo conto lascio tutti i soldi che mi serviranno per pagare le tasse, l’INPS, il commercialista, i programmi che utilizzo e tutte le spese inerenti al lavoro. Per questo tipo di conto corrente ho scelto la PostePay Evolution Business, che non è un vero e proprio conto, ma è una carta prepagata pensata per Lavoratori con Partita IVA e Ditte individuali. La trovo conveniente per la mia attività, che non necessità di particolari bisogni ed è anche economica, in quanto il primo anno si paga solo 12€. In alternativa, puoi chiedere alla tua banca una soluzione differente.

In ogni caso l’importante è che sia un conto dedicato al lavoro e, quindi, diverso da quello personale.

📥 Il conto corrente del mio “TFR”, è il conto in cui sposto un dodicesimo del mio netto mensile. È un conto che tengo “bloccato”, in quanto i soldi caricati servono soltanto per le emergenze che non riesco a sostenere diversamente. Ad esempio: un periodo di pochissimo lavoro, i clienti non pagano o sono in ritardo con i pagamenti e io ho bisogno comunque di continuare a mangiare, pagare l’affitto/mutuo e a vivere. Oppure, ad esempio, la pandemia. In caso di assenza assoluta di lavoro, quei soldi servono per vivere. Per casi diversi mi sono imposta di non toccare assolutamente questo conto corrente. È il mio cuscino per cadute molto alte.

☀️ Il conto corrente personale è quello che ho da quando ho compiuto 18 anni. In questo conto sposto il mio netto dal conto lavorativo. È il conto che mi serve per vivere, pagare le cose quotidiane, le spese di casa, la macchina, i viaggi, le vacanze, lo sport, le uscite, ecc. Per i soldi personali ognuno si organizza come meglio crede, per me l’importante è sapere di avere tutti i conti in regola per la mia attività.

Avere più conti correnti è una soluzione che trovo semplificativa per la gestione delle finanze. Conosco parecchie persone che arrivano alla vigilia del pagamento delle tasse e non hanno messo da parte nulla e si ritrovano in enorme difficoltà. Io ho sempre agito in anticipo proprio per non arrivare a farmi cogliere in preda all’ansia.

Ognuno ha sicuramente un proprio metodo di organizzazione e sono convinta che ne esisteranno anche di più funzionali, ma con questo vi posso assicurare che non vi troverete mai in difficoltà e riuscirete molto bene a gestire i vostri soldi, facendo una bella e fondamentale distinzione tra vita lavorativa e vita personale.

Spero che questa piccola guida vi sia di aiuto!

 

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